altre attività
collaterali

Altre attività collaterali

Per avere una misura di quanto altre attività "cugine" dell'attività fotografica vera e propria comparissero fra le proprie occupazioni, è stato chiesto di indicare se ad una delle attività collaterali più frequenti (grafica, web, multimedia, CGI, postproduzione conto terzi, organizzazione eventi, corsi e docenza, arte con serie limitate) ci si dedicava; e - se si - è stato chiesto di indicare se si trattava di un impegno che occupava poco, mediamente o molto.
Questo ha generato una "scala di occupazione" fra le diverse attività collaterali, che vediamo riportata nel grafico di apertura.

Tuttavia, più interessante per i nostri fini è analizzare se esista una relazione fra il fatto di occuparsi anche di altre attività, ed il livello medio di soddisfazione raggiunto.

Ferma restando l'importanza della dedizione ad attività connesse alla produzione di immagine,  si riconferma prepotentemente la diretta relazione fra la capacità di dedicarsi a piu' attività connesse alla fotografia ed il successo dell'attività nel suo complesso..
Un dato tipico di questi ultimi anni è infatti questo: differentemente dal passato, la capacità di abbinare competenze collaterali non è un "abbellimento" od una diversificazione qualsiasi della propria attività, ma  rappresenta elemento integrante e fondante della professione in sé e per sé.
Infatti, come mostrato dal grafico qui sotto, il gruppo "di successo" dei colleghi segnala un'attività (e proattività) anche in materie collaterali, che invece è meno spiccato in chi "mantiene le posizioni" ed ancor meno si individua in chi va male.
Questo non significa - come anche per altri indici - che occuparsi di altre cose produca - in sé e per sé - il successo; ma, per certo, segnala che una storia di soddisfazione e relativo successo coesistono significativamente con l'atteggiamento mentale e l'apertura professionale del gruppo di persone più attive.
Il che, comunque,dà da pensare.