SONDAGGIO
SPOSI

Il parere degli sposi e' il futuro

Istintivamente, fra colleghi professionisti tendiamo a confrontarci per avere parametri e spunti, indicazioni su cosa fare.
Ora, mentre da un lato questa tendenza all'attenzione reciproca stimola una sana competizione ed una costruttiva rielaborazione delle idee valide, d'altro canto rischia di far ripiegare su se' stessi in una spirale autoreferenziale.

Fra colleghi ci incontriamo a parlare; fra colleghi discutiamo sui social netrworks; fra colleghi partecipiamo a premi, organizzati da altri colleghi; fra colleghi istituiamo esami e qualifiche, per essere esaminati e qualificati da altri colleghi...

In buona sostanza, tutto avviene nella nostra "parrocchia" professionale, in un circolo e ricircolo di opinioni e tendenze. Lo si ripete: contenuti e spunti certamente positivi, ma che contengono in se' stessi il rischio della sclerotizzazione dell'autoreferenzialita'.

Al di fuori del nostro "circuito", poi, brulica un mondo con idee diverse: "nuovi" operatori che, proveniendo da ambiti professionali molto differenti, si approcciano alla fotografia cone uno - fra gli altri - dei possibili ambiti lavorativi, ragazzi che si offrono sul mercato senza avere cognizione della vera professione, operatori che non contano su una vera formazione fotografica, clienti che - illusi e viziati da una Rete internet in cui tutto sembra lecito - avanzano pretese assurde e richieste infondate.
Pero'... pero': attenzione.

Puo' capitare che il "mondo esterno" si orienti verso una serie di tendenze e, complice la Rete ed i social, si generi un passaparola di gusti e aspettative. 
Se queste aspettative - generate dalla quotidiana esposizione ad un mondo che e' ben piu' ampio del nostro circoscritto mondo professionale - sono "differenti" da quelle che all'interno della nostra cerchia ci passiamo l'un con l'altro, la tendenza evolutiva sara' inarrestabile, nel metterci a margine.
Si, perche' al di la dell'apparente "circoscrizione" dell'entourage professionale cui apparteniamo, l'offerta e la domanda sono in realta' completamente trasparenti e fra loro mescolate, il che significa che se esiste una richiesta da parte del pubblico "esterno" e se questa richiesta viene disconosciuta dalla comunita' "ufficiale" dei fotografi, e' possibile che venga invece soddisfatta da quella "non ufficiale" degli operatori che si affacciano al mercato senza esperienza - e quindi anche senza idee preconcette.
Il loro soddisfare le richieste del pubblico li avvicina allo stesso, e li rende candidati a sostituire quei professionisti che non ne hanno tenuto conto, diventando a loro volta professionisti di una nuova generazione, in cui il vasto mercato si riconosce.

Ecco il senso di questo sondaggio, rivolto alle coppie di sposi o potenziali futuri sposi: offrire ai professionisti alcuni spunti di riflessione che non provengano "dall'interno" della professione, ma dal suo esterno.
Il che non significa assolutamente che ci si debba "piegare" acriticamente a qualsiasi capriccio del mercato
Anzi, mantenere una propria personalita' umana, professionale ed autoriale e' di importanza DETERMINANTE per la nostra professione.
Pero', un conto e' affermare la propria tipicita' professionale e la propria cifra stilistica nella coscienza delle richieste del cliente finale, mentre tutt'altro sarebbe lo sclerotizzarsi sulle proprie posizioni perche' - da che mondo e' mondo - e' cosi' che le cose devono funzionare... (cfr.: Paul Watzlawick - Istruzioni per rendersi infelici).

Ma veniamo ai dati:

Metodo del sondaggio

Individuazione del target

Il sondaggio e' stato "provocato" partendo da due differenti approcci.

a) Da un lato, e' stato chiesto ai fotografi professionisti di suggerire alla loro clientela pregressa di compilare il form, con questo contribuendo al parere maturato da parte di chi gia' e' passato attraverso l'esperienza del matrimonio fotografato da un professionista.

b) Dall'altro, sono state acquisite testimonianze derivanti da inserzioni e post guidati (a pagamento) su Facebook, mostrando l'accesso al questionario ad un target selezionato di donne (con eta' compresa fra i 20 ed i 36 anni) e di uomini (con eta' compresa fra i 23 ed i 40 anni), a patto che nelle loro ricerche, gruppi ed interessi comparissero i marker: "abito da sposa", "lista nozze", "promessa matrimonio", "wedding planner"
Volutamente NON sono stati inseriti i termini piu' generici "matrimonio", "fotografo di matrimonio", e "nozze", perche' si prestavano a evidenziare un pubblico di fotografi professionisti ed aspiranti tali, che - invece - per questo segmento non erano interessanti.
In questa prima fase del sondaggio, il campione e' stato di 361 rilevamenti.

Correzione del "cheating"

Per correggere - contenendone l'impatto - la possibilita' che il questionario venisse compilato anche da fotografi professionisti che (in modo un po' miope) avessero tentato di influenzare i risultati del test in una direzione a loro "favorevole" (o, meglio, accondiscendente con il proprio operato), sono stati inseriti alcuni "indici di cheating", cioe' segnali di possibile tentativo di "inganno", per incongruenza con il comportamento di un cliente.
Nell'analisi finale dei dati, i record che mostravano un indice di cheating insolitamente elevato, non sono stati inclusi nel conteggio.
(Sono stati considerati come possibili segnali di non genuinita' le presenze contemporanee di tre o piu' di questi elementi:
* L'affermazione di non desiderare i files delle immagini, nemmeno in bassa o media risoluzione;
* L'indicazione - come corretta - di prezzi elevati del servizio
* La non indicazione del proprio ruolo (sposa - sposo - genitore)
* La presenza di note aggiuntive incondizionatamete rivolte alla difesa della figura professionale del fotografo
* L'indicazione di multipli aspetti positivi del fotografo e di un solo parametro negativo
* La presenza di lodi particolarmente positive in direzione di uno specifico fotografo (con nominativo)

In questa prima fase, le anagrafiche "sterilizzate" per sospetto cheat sono state 15 (4,15%)