tirando le somme...

Tirando le somme

Dueconstatazioni riassuntive:
1) La tendenza negli anni
2) I tratti evolutivi

La tendenza negli anni

Se analizziamo il dato espresso dalla "soddisfazione professionale" (che era stato censito anche nei sondaggi degli scorsi anni, con identiche domande e modalità di risposta) il confronto sui sei anni 2010 - 2011 - 2012 - 2013 - 2015 e 2015 è significativo.
All'ultimo rilevamento, queste le percentuali 2015:
1) sono in chiusura; non credo che potro' continuare: 1,8%
2) anche se sono in difficolta', voglio e devo reagire: 16,6%
3) sono piuttosto in calo, ma riesco ad andare avanti: 13,3%
4) sto tenendo le posizioni piu' o meno: 33,7%
5) le cose vanno abbastanza bene: 26,1%
6) per me e' un periodo decisamente buono, funziona!!!: 8,4%

Raffrontate con gli anni precedenti (grafico qui di seguito) si notano queste tendenze:
a) Le attività in chiusura - dopo il tracollo avvenuto fra il 2008 ed il 2010 - restano sempre una percentuale sotto il 5%.
b) Una tendenza per ora costante all'incremento di attività percepite positivamente (in particolar modo, il quinto gruppo: "le cose vanno abbastanza bene", giunto al 26,1%
c) Un'avvertibile - anche se un po' altalenante - tendenza alla diminuzione delle attività percepite negativamente.

Che lettura dare

Che lettura dare ai dati raccolti ed analizzati fino a qui?
Sinceramente, ci sentiamo di confermare una situazione già evidenziata a suo tempo.
Le prospezioni (cioè le proiezioni predittive basate su alcuni dati) NON funzionano più.
E in tal senso, citiamo un nostro stesso testo, a proposito delle "previsioni" di mercato.

Il nostro modo di pensare, e di agire, si basa su tempi e dinamiche umane; siamo cioe' "costruiti" secondo dei ritmi fisiologicamente riferiti alle nostre capacita': percettive - in input - ed intellettuali ed emotive - in elaborazione e successivo output.
La Rete e l'interconnessione di tutti e tutto con tutto e tutti ci sta offrendo la piu' grande e meravigliosa opportunita' di crescita sociale e cognitiva di tutti i tempi, ma al contempo ci sta esponendo alla continua richiesta di reazioni ed azioni con tempi non piu' "umani", ma "sovra-umani", e cioe' non piu' proporzionati alla nostra natura.

Le tendenze si innescano, si evolvono, nascono, si involvono e si trasformano con tempi di propagazione non semplicemente accelerati dal mezzo con cui vengono veicolati, ma del tutto determinati e generati da esso, e secondo le sue - di dinamiche, e non quelle dell'utente uomo.
Non si sta per nulla affermando che questo processo sia cattivo in se' e, men che meno, che ci sia motivo (o modo) per opporsi alla realta'.
E' il nostro ambiente, e da che mondo e' mondo le specie viventi si adattano all'ambiente quando questo si modifica, favorendo il consolidamento della genia di chi e' piu' adatto all'ambiente, e determinando l'estinzione di chi non lo e'.
Non si tratta quindi di decretare se l'ambiente in cui viviamo sia giusto o meno, ma di darsi da fare ad adattare le nostre azioni al mutare delle condizioni che ci circondano.

Resta importante mantenere assolutamente fede a sè stessi, ma farlo coscienti del fatto che il mutato ambiente richiede mutate condizioni adattive.

I tratti evolutivi

Nell'attuale panorama professionale, e considerandolo nel suo complesso (anche se poi ogni storia professionale ed umana è un caso a sé stante!!), il fotografo professionista che si dimostra mediamente essere più "adatto" all'attuale contesto professionale è una persona capace di dare al suo interlocutore non solo buone immagini, ma anche (ed in alcuni casi, soprattutto) una buona esperienza di rapporto lavorativo.
Il fatto di essere giovane non rappresenta più un handicap ma, spesso, un vantaggio.
E' importante, spesso determinante, saper mettere sul tavolo una particolare sensibilità emotiva ed una reale empatia, al punto che - in questo compito, spesso le donne sono avvantaggiate, per la loro natura emozionale.
Saper individuare alcuni settori di specializzazione che permettano di proporsi al cliente con alcune specifiche eccellenze, è un tratto importante; questo non significa che "paghi" la specializzazione monosettoriale, quanto piuttosto che sia dispersivo e poco funzionale alla promozione il non avere una propria identità, magari multipla (plurispecialistica), ma comunque distinguibile ed identificante.
E' importante essere attivi e pro-attivi anche in alcune attività affini e collaterali.
Geograficamente, aiuta essere collocati al Centro Italia od al Nord.
Sul piano della collaborazione quotidiana, la configurazione che maggiormente aiuta è quella di chi collabora con assistenti fissi o, in seconda battuta, con i propri soci in affari.
L'attenzione alla relazione umana, come si diceva, è di importanza capilale, e se utilizzata con questo intento e con questa propensione, è efficace e positiva anche quando esercitata mediante un uso anche assiduo dei social network.
Resta vincente la strategia di un mantenimento dignitoso delle proprie tariffe; dinnanzi alla difficoltà generata dalla concorrenza sleale, l'atteggiamento vincente non è l'individuare in tale concorrenza la genesi della propria difficoltà, quanto la raccolta della sfida sui piani nei quali si sa di avere caratteristiche vincenti ed apprezzabili (che, ovviamente, devono però oggettivamente esistere...).
Infine, i tratti caratteristici di una buona adattabilità alle mutate condizioni di mercato sono l'essere (ed il desiderare che gli altri siano) professionali ed amanti del proprio lavoro, genialmente entusiasti, e con la capacità di divertirsi.