condivisione

Atteggiamento sulle strategie di condivisione

Ecco un rilevamento su un dato piuttosto "di sponda".
Ci siamo interrogati su uno degli atteggiamenti di fondo che vedono comportamenti molto differenti: condividere le proprie immagini usando la Rete ed i social, è cosa buona oppure deleteria?

La domanda posta ai collegi "intervistati" era questa:

"A tuo avviso, condividere le proprie foto (senza curarsi particolarmente che possano essere riprodotte da altri) è una cosa buona o no?
(1 = è una fesseria - 7 = è una cosa molto utile)"

A seguire, una scala di votazione permetteva di votare da 1 a 7.
Una volta raccolto questo dato, lo abbiamo "incrociato" con l'indice di soddisfazione (od "indice di TAU") - come è stato fatto per tutti gli elementi analizzati.

Attenzione a non farsi ingannare dal dato espresso dal grafico...
Sull'asse orizzontale troviamo sette colonnine; corrispondono alla propensione a considerare utile o meno la condivisione di immagini. Alla colonna "1" (quella più a sinistra) corrisponde chi ha indicato che condividere le immagini è una fesseria deleteria; alla colonna "7" (quella più a destra) corrisponde chi ritiene che la condivisione sia una strada positiva.
In mezzo, le gradazioni intermedie di propensione.

L'altezza delle colonnine - quindi lo sviluppo sull'asse verticale - corrisponde alla media di indice di soddisfazione complessivo che, mediamente, caratterizza i colleghi che hanno indicato quel livello di propensione.
Quindi, il livello di soddisfazione professionale complessivo del gruppo "1" (i più contrari all'idea della condivisione) ha un indice medio di soddisfazione di 7,04, mentre il gruppo più entusiasta all'idea di condividere (gruppo della colonnina corrispondente al "7"), ha un indice di soddisfazione generale pari a 8,14.
L'indice di soddisfazione più basso (6,4) è del gruppo "3", quasi a dire: i colleghi contrari, ma non molto decisi a proposito.

L'indicazione di questo rilevamento è interessante, ma va letta con possibilismo.
Come sempre, la concomitanza di due elementi non indica necessariamente l'esistenza di un legame biunivoco di causa ed effetto, anche se esprime un segnale di contemporaneità, che ha - comunque - un suo bel significato...
Così, sarebbe semplicistico liquidare il dato dicendo che "condividere fotografie fa fare migliori affari"; può essere vero, in alcuni casi, ma non sempre.
Quello che invece è statisticamente vero (quindi non necessariamente "sempre", ma in modo preponderante, sì) è che l'atteggiamento globale di chi ha una maggior predisposizione alla condivisione contiene tratti che sono più funzionali a far andare bene le cose.